Il Centro Visitatori di Covarey, uno stimolante concentrato del Parco Naturale Mont Avic

Il Centro Visitatori di Covarey, uno stimolante concentrato del Parco Naturale Mont Avic

“… prima con la testa, poi con le gambe…” è questa la definizione che Luca Mercalli ha dato del Centro Visitatori del Parco del Mont Avic in un articolo su Repubblica  . Vi consigliamo di fare come lui che, prima di percorrere i sentieri del Parco, ha visitato il Centro, situato nel villaggio di Covarey  di Champdepraz e punto di riferimento per chiunque acceda al Parco dalla valle del torrente Chalamy.

Giungendo al Centro Visitatori, percorrendo il sentiero che sale dal parcheggio di Blanchet , per prima cosa potrete incontrare il plastico del Parco, situato nell’area verde del centro, che permette un primo approccio al territorio. Il modello rappresenta in modo dettagliato e rispettoso delle scale dimensionali gli ambienti che caratterizzano il Parco: le foreste, rappresentate nella loro veste autunnale per mettere in evidenza, grazie alla colorazione delle foglie, le diverse specie arboree che caratterizzano la zona , dalle laricete, alle pinete e faggete; gli ambienti umidi con gli oltre trenta laghi del parco e le torbiere nei vari stadi di sviluppo; gli ambienti rocciosi d’alta quota che accompagnano la vista fino alla cima del Mont Avic a 3.006 metri di quota.

Nel Centro Visitatori è situato il punto informazioni del Parco. Potrete chiedere al personale notizie sullo stato e sulla percorribilità della rete sentieristica oltre che venire a conoscenza degli aspetti ambientali che caratterizzano il Parco stesso. Il personale è in continuo contatto con i guardaparco per avere gli aggiornamenti sui sentieri e sarà a vostra disposizione per qualsiasi domanda o curiosità naturalistica, potrete visitare con loro il museo e chiedere come riconoscere le specie più interessanti del Parco. L’attività non si limita solo ad un servizio informazioni, ma continua con l’offerta di spunti che possono trasformare una semplice escursione in un’esperienza particolare  grazie all’utilizzo di strumenti che permettono di migliorare la percezione del territorio direttamente sul campo.  Al personale del Centro Visitatori potrete chiedere di usufruire, gratuitamente, di un innovativo sistema informativo basato sul’utilizzo di palmari dotati di cartografia dedicata che, ricevendo direttamente il segnale da 80 punti d’interesse localizzati lungo i sentieri , presentano, sullo schermo touch screen, le informazioni relative sotto forma di contenuti multimediali. 

Per chi ha già camminato nel Parco o per chi non lo ha ancora visto e vuole avere qualche informazione in più nel Centro Visitatori c’è a disposizione l’innovativo ViviAlp: una piattaforma informatica che permette un volo virtuale tridimensionale nei parchi dell’arco alpino facenti parte di  Alparc, la rete delle aree protette alpine. Il progetto, sviluppato in questi ultimi anni, vuole essere un’ulteriore ausilio alla conoscenza e divulgazione delle informazioni relative al sistema dei parchi alpini. Grazie ad un joystick si può volare tra un picco e l’altro o scendere in picchiata nelle valli del Parco e raggiungere i punti d’interesse per accedere alle informazioni che raccontano con testi, foto e video le caratteristiche dell’area naturalistica.

Soggiornando a Covarey, dopo una giornata di escursioni, potrete continuare la visita chiedendo l’utilizzo  delle  audio guide che vi accompagneranno alla scoperta del Parco in un’ora insolita con un percorso notturno. Lungo un sentiero, appositamente attrezzato con segnali visibili anche nel buio, che si snoda tra i pascoli della frazione La Veulla, nel bosco di pino uncinato e lungo il torrente Chalamy, accompagnati da racconti e musica, andrete alla scoperta di un mondo tutt’altro che addormentato.

Entrando nel Centro Visitatori potrete visitare anche il museo dove è possibile guardare, leggere, toccare, ascoltare ed esplorare il “parco segreto”. Seguendo il percorso, accompagnati dall’icona di una farfalla, si impara a conoscere e ad osservare alcuni aspetti del Parco che difficilmente un occhio non allenato riuscirebbe a notare. Dovrete toccare, aprire, scoprire e vincendo ogni titubanza vi divertirete molto a studiare farfalle, piante carnivore e fagiani di monte. La visita inizia con i tre ambienti che caratterizzano il Parco visti nel loro insieme e nella loro rappresentazione geografica illustrata da cartine tridimensionali elaborate dai ricercatori del Parco. Proseguendo inizia la scoperta dei segreti del parco:  le rocce e i minerali da identificare all’interno di una ricostruzione di parete rocciosa e la drosera, pianta “carnivora”, che introduce gli ambienti umidi. La torbiera e il suo processo evolutivo, gli stagni con la fauna che li popola sopra e sotto la superficie dell’acqua. E poi le farfalle che trovano una collocazione privilegiata in una vetrina dedicata con 90 specie rappresentative delle 1150 censite nel parco, una delle più alte densità delle Alpi. Si prosegue con la foresta dominata dai larici, dai pini silvestri e dal caratteristico pino uncinato che rappresenta un habitat ideale per il fagiano di monte.  Oltre vent’anni di studi hanno permesso di conoscere molto bene le dinamiche della popolazione di fagiano di monte della Val Chalamy: i  risultati sono illustrati su pannelli illustrati e in un diorama insieme alla descrizione di un altro padrone di casa del Parco, il picchio nero. La conclusione del percorso è dedicata a quest’ultimo con la ricostruzione di un tronco di pino silvestre tutto da scoprire ed esplorare; aprendolo si scoprirà al suo interno come nascono, crescono e si nutrono i picchi del Parco.

Le finalità del Centro Visitatori non sono solo informative e divulgative, ma anche educative grazie al laboratorio didattico e ad un’offerta di progetti per scuole di ogni grado proposti attraverso il Catalogue de l’Offre Culturelle a tutte le scuole della regione e attraverso altri canali a scuole e istituti extra regionali.

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